Finalmente è finito…così non se ne parlerà più e non ci sarà più nessuna esposizione mediatica delle posizioni medievali espresse che dovrebbero invece cadere nell’oblio assoluto.
Il congresso mondiale della famiglia ha concentrato attorno a sé molte discussioni, confronti e critiche. Di carne al fuoco ce ne sarebbe già abbastanza però mi sembrava giusto scrivere qualcosa.
Nonostante il mio blog parli di me stesso (e spero in un futuro che possa raccontare anche le storie di altri) ho realizzato che dovessi anche io esprimere una mia opinione perché sostanzialmente questo Congresso mondiale della famiglia rappresenta tutto ciò che impedisce a una persona omosessuale di dichiararsi liberamente.
Come riuscire a fare un eventuale coming out se c’è gente che diffonde, attraverso questi eventi: odio, intolleranza e razzismo verso quelli che semplicemente vorrebbero rivendicare i propri diritti??? E’ difficilissimo.
Quello che percepisco è che ormai da qualche tempo ci sia una sorta di crociata da parte delle associazioni ultra-cattoliche che promuovono un modello di vita “tradizionale e virtuoso” in contrapposizione alla “depravazione e anormalità” degli Altri.
Quando ci furono le crociate i cristiani lottavano contro i musulmani, ci furono migliaia di morti in nome di Dio e dopo molti secoli Giovanni Paolo II fu costretto a fare mea culpa di questo gravissimo peccato compiuto dalla Chiesa.
Immagino che: allo stesso modo questa crociata ideologica (fino a un certo punto…) potrebbe essere oggetto di scuse di un Papa del futuro. Sarebbero ricordate le vessazioni, insulti, violenze, omicidi subiti da chi semplicemente avrebbe voluto dichiarare al mondo il proprio orientamento per conto degli ultra-conservatori, omofobi, razzisti, pazzi con istinti reazionari. Addirittura tra i più magnanimi verrebbe menzionato chi invitava gli omosessuali ritenuti dei “malati” a curarsi presso dei centri ad hoc, e come si dicesse che “Luca era gay, adesso sta con lei” come faceva la canzone di quel pazzoide di Povia.
Ho sentito in questi giorni delle interviste fatte ad alcuni partecipanti che mi hanno terrorizzato. Elemento comune di questi invasati è la determinazione da kamikaze prima di compiere l’atto estremo, nel dichiarare le proprie opinioni con la totale mancanza di senso critico ergendosi a depositari della Verità assoluta dalla quale nessuno può sfuggire, e nel mostrare profonda ostilità, odio verso i fallaci che devono espiare i propri peccati per non bruciare all’Inferno. E ancora…dovreste vedere gli occhi di una sostenitrice di mezza età con una Madonna tra le mani che diceva al giornalista che le facevano schifo i gay e sarebbe stato inaccettabile vedere in giro due maschi tenersi per mano. Che abominio (lei)!
Come si potrebbe mai dialogare con questi invasati?
L’assurdità della questione è che questi “cattolici” sono solo buoni a stringersi attorno a queste pretese ideologiche trascurando l’aspetto più importante che è rappresentato da quel pacchetto di valori fondamentali per essere considerati dei buoni fedeli.
Solidarietà, fratellanza, tolleranza consentirebbero infatti di riconoscere la diversità e di rispettarla anche se non fosse condivisibile. Il fanatismo però spazza tutto. Alcuni capisaldi diventano solo pretesti per la discussione e la rettitudine lascia spazio alla violenza.
Anche il Congresso ha prodotto una cosa piacevole. Mi ha sorpreso sentire il Presidente del Veneto Zaia (leghista) che abbia espresso idee progressiste e abbia sostenuto una cosa che dovremmo urlare ovunque per ristabilire l’ordine razionale delle cose: L’OMOFOBIA E’ L’UNICA MALATTIA!!!
Non tutti i mali vengono per nuocere…